Coda impressionante in via Filodrammatici: successo d'immagine ma tanta disorganizzazione
Se si considerasse solamente il numero e l'entusiasmo delle persone che pazientemente si sono messe in coda per accaparrarsi un tagliando a metà prezzo per lo Schiaccianoci del 18 gennaio, si potrebbe affermare, senza alcun dubbio, che la Scala ha centrato il bersaglio.
L'iniziativa ScalaAperta che mette in vendita biglietti scontati del 50% per numerosi titoli d'opera e balletto è piaciuta a milanesi e turisti.
Il giudizio su questa iniziativa muterebbe se si considerasse l'organizzazione generale dell'evento: un disastro. Io ero presente, in coda dalle 8:15 del mattino, e posso garantire che la biglietteria in via Filodrammatici non era minimamente pronta per gestire un afflusso di persone così imponente.
Prima considerazione: non si capisce perché la Scala non abbia messo in vendita i tagliandi online. Siamo nell'era dei computer e di Internet: non sarebbe meglio risparmiare agli spettatori una fila così estenuante permettendo a tutti di tentare di acquistare un ingresso tramite il portale web del teatro?
Occorre precisare che il Piermarini dispone di due biglietterie: una in via Filodrammatici e una al mezzanino della stazione della metropolitana Duomo; perché i tagliandi a disposizione non sono stati suddivisi equamente sulle due biglietterie per evitare i disagi di un'unica grande fila in un solo luogo?
Il Teatro alla scala si doveva aspettare un'affluenza così imponente: davvero pensavano di poter smaltire una coda così lunga con soli due sportelli della biglietteria aperti?
Deplorevole la totale mancanza di informazioni ed organizzazione; man mano che passava il tempo non si avevano notizie certe sul numero dei biglietti rimasti. Installare un display non sarebbe una cattiva idea, quanto meno si risparmierebbe a moltissime persone il supplizio di rimanere in coda al freddo e al gelo per niente.
Quando poi, verso le 12 si è scoperto che 15 biglietti erano stati venduti nella biglietteria di Duomo (contravvenendo alle stesse regole indicate dal Tetaro), l'ira di qualche persona è giustamente montata. Il commento di un impiegato della biglietteria "in fondo sono solo 15 biglietti" è sembrato veramente come una presa in giro: a causa di questa inaccettabile mancanza di comunicazione tra le due biglietterie 15 persone che, come da regolamento, erano in coda in Filodrammatici, hanno dovuto rinunciare alla loro opportunità di assistere allo Schiaccianoci del 18 gennaio.
Questo articolo non vuole assolutamente essere una critica totale al Teatro alla Scala, bensì un modo per riflettere su cosa non è andato al debutto de la ScalaAperta per migliorare il servizio in vista dei nuovi titoli. Note d'Opera apprezza l'iniziativa ScalaAperta perché permetterà a molte persone di entrare a tetatro grazie ad uno sconto significativo sui biglietti rispetto al normale listino prezzi; occorre però, a nostro avviso, che il Piermarini riveda l'organizzazione logisitca della vendita dei biglietti in maniera più equa e funzionle per tutti.
Molti dei titoli ScalaAperta saranno messi in vendita durante il periodo dell'EXPO, il che vuol dire che ancora più persone cercheranno di sfruttare questa iniziativa per assistere ad uno spettacolo nel Tempio mondiale della Lirica.
Davvero la Scala pensa di poter accogliere tutti i visitatori italiani e stranieri previsti in questo modo? Forse qualcosa andrebbe cambiato.
Giammarco Guzzetti
Per chi fosse interessato metto il link alla pagina della ScalaAperta dove troverete tutte le informazioni per acquistare i biglietti.
L'iniziativa ScalaAperta che mette in vendita biglietti scontati del 50% per numerosi titoli d'opera e balletto è piaciuta a milanesi e turisti.
Il giudizio su questa iniziativa muterebbe se si considerasse l'organizzazione generale dell'evento: un disastro. Io ero presente, in coda dalle 8:15 del mattino, e posso garantire che la biglietteria in via Filodrammatici non era minimamente pronta per gestire un afflusso di persone così imponente.
Prima considerazione: non si capisce perché la Scala non abbia messo in vendita i tagliandi online. Siamo nell'era dei computer e di Internet: non sarebbe meglio risparmiare agli spettatori una fila così estenuante permettendo a tutti di tentare di acquistare un ingresso tramite il portale web del teatro?
Occorre precisare che il Piermarini dispone di due biglietterie: una in via Filodrammatici e una al mezzanino della stazione della metropolitana Duomo; perché i tagliandi a disposizione non sono stati suddivisi equamente sulle due biglietterie per evitare i disagi di un'unica grande fila in un solo luogo?
Il Teatro alla scala si doveva aspettare un'affluenza così imponente: davvero pensavano di poter smaltire una coda così lunga con soli due sportelli della biglietteria aperti?
Deplorevole la totale mancanza di informazioni ed organizzazione; man mano che passava il tempo non si avevano notizie certe sul numero dei biglietti rimasti. Installare un display non sarebbe una cattiva idea, quanto meno si risparmierebbe a moltissime persone il supplizio di rimanere in coda al freddo e al gelo per niente.
Quando poi, verso le 12 si è scoperto che 15 biglietti erano stati venduti nella biglietteria di Duomo (contravvenendo alle stesse regole indicate dal Tetaro), l'ira di qualche persona è giustamente montata. Il commento di un impiegato della biglietteria "in fondo sono solo 15 biglietti" è sembrato veramente come una presa in giro: a causa di questa inaccettabile mancanza di comunicazione tra le due biglietterie 15 persone che, come da regolamento, erano in coda in Filodrammatici, hanno dovuto rinunciare alla loro opportunità di assistere allo Schiaccianoci del 18 gennaio.
Questo articolo non vuole assolutamente essere una critica totale al Teatro alla Scala, bensì un modo per riflettere su cosa non è andato al debutto de la ScalaAperta per migliorare il servizio in vista dei nuovi titoli. Note d'Opera apprezza l'iniziativa ScalaAperta perché permetterà a molte persone di entrare a tetatro grazie ad uno sconto significativo sui biglietti rispetto al normale listino prezzi; occorre però, a nostro avviso, che il Piermarini riveda l'organizzazione logisitca della vendita dei biglietti in maniera più equa e funzionle per tutti.
Molti dei titoli ScalaAperta saranno messi in vendita durante il periodo dell'EXPO, il che vuol dire che ancora più persone cercheranno di sfruttare questa iniziativa per assistere ad uno spettacolo nel Tempio mondiale della Lirica.
Davvero la Scala pensa di poter accogliere tutti i visitatori italiani e stranieri previsti in questo modo? Forse qualcosa andrebbe cambiato.
Giammarco Guzzetti
Per chi fosse interessato metto il link alla pagina della ScalaAperta dove troverete tutte le informazioni per acquistare i biglietti.