La Forza del del destino
19 ottobre 2014
Teatro Regio di Parma
Melodramma in quattro atti su libretto di Francesco Maria Piave, Antonio Ghislanzoni
dal dramma Don Álvaro o La fuerza del sino di Ángel Perez de Saavedra
Musica di GIUSEPPE VERDI
Personaggi
Il marchese di Calatrava
SIMON LIM
Donna Leonora, sua figlia:
VIRGINIA TOLA
Don Carlo di Vargas, suo figlio:
LUCA SALSI
Don Alvaro:
ROBERTO ARONICA
Preziosilla, giovane zingara:
CHIARA AMARÙ
Il Padre guardiano:
MICHELE PERTUSI
Fra Melitone:
ROBERTO DE CANDIA
Curra, cameriera di Leonora:
RAFFAELLA LUPINACCI
Mastro Trabuco:
ANDREA GIOVANNINI
Un alcade:
DANIELE CUSARI
Un chirurgo:
GIANLUCA MONTI
Maestro concertatore e direttore
JADER BIGNAMINI
Regia, scene, costumi, coreografia e luci
STEFANO PODA
Maestro del coro
SALVO SGRÒ
FILARMONICA ARTURO TOSCANINI
CORO DEL TEATRO REGIO DI PARMA
Allestimento del Teatro Regio di Parma
Non è occorso aspettare la fine dell’opera per capire le reazioni del pubblico del Regio di fronte alla terza recita della Forza del destino: gli applausi e le acclamazioni per gli interpreti hanno frequentemente intramezzato l’esecuzione orchestrale e canora per poi esplodere in un unico grande tributo finale che ha sancito il successo dei cantanti, dell’orchestra e della regia.
Come non iniziare dal giovane maestro Jader Bignamini, eccellente direttore di un’orchestra, in piena forma. L’esecuzione è stata brillante, perfetta. La sensibilità del maestro ha fatto sì che tutta la potenza e la grandiosità della partitura della Forza arrivasse intatta, al riparo da fantasiose interpretazioni, al pubblico del teatro.
Il cast degli interpreti non ha deluso le aspettative. La soprano argentina Virginia Tola, nei panni della tormentata eroina dell’opera Leonora, ha convinto grazie alla sua voce potente ma allo stesso tempo misurata, che ha toccato picchi di perfezione in occasione della sublime preghiera “La vergine degli angeli” – accompagnata dal meraviglioso coro maschile- e della melodia finale “Pace, pace, mio Dio!”.
Un successo meritato che va ad annullare gli isolati dissensi che, per altro, non hanno risparmiato neanche la bravissima Chiara Amarù, ovvero Preziosilla. La mezzosoprano formatasi e cresciuta al Teatro Massimo di Palermo, si è calata perfettamente nel ruolo della giovane zingara carismatica ed intrigante. Voce versatile ed evocativa che, pur facendo di Rossini il suo cavallo di battaglia, riesce a reggere e personalizzare alla perfezione questo complesso personaggio femminile verdiano.
La lista dei promossi si allarga anche ai personaggi maschili; potente anche se non sempre pulita e controllata la voce di Roberto Aronica che, nel complesso, è un buon Don Alvaro. Piace per l’intonazione e la presenza scenica Luca Salsi nel ruolo di Don Carlo, eccelso nell’aria “Son Pereda son ricco d’onore” e nella scena del duello con Don Alvaro.
Cupo, adirato ed autoritario, come richiede il ruolo, Simon Lim, il marchese di Calatrava.
Chi incanta, oltre a strappare applausi, è il Padre guardiano di Michele Pertusi solenne, profondo ed autorevole: una voce che è una garanzia.
Buona la prova di Roberto de Candia, ovvero Fra Melitone.
Vincente la ripresa dell’allestimento di Stefano Poda che, con coreografie essenziali ma altamente evocative, ha tinto di nero il palcoscenico del Regio rendendo tangibile quel destino maledetto che domina l’opera e i suoi personaggi.
Una Forza del destino che non sarà dimenticata facilmente; una produzione e un cast che fanno onore al genio verdiano, al Teatro Regio e alla città di Parma che, nonostante le difficoltà dell’alluvione, non ha interrotto l’attività del festival.
Bravi Tutti!
G.G.
19 ottobre 2014
Teatro Regio di Parma
Melodramma in quattro atti su libretto di Francesco Maria Piave, Antonio Ghislanzoni
dal dramma Don Álvaro o La fuerza del sino di Ángel Perez de Saavedra
Musica di GIUSEPPE VERDI
Personaggi
Il marchese di Calatrava
SIMON LIM
Donna Leonora, sua figlia:
VIRGINIA TOLA
Don Carlo di Vargas, suo figlio:
LUCA SALSI
Don Alvaro:
ROBERTO ARONICA
Preziosilla, giovane zingara:
CHIARA AMARÙ
Il Padre guardiano:
MICHELE PERTUSI
Fra Melitone:
ROBERTO DE CANDIA
Curra, cameriera di Leonora:
RAFFAELLA LUPINACCI
Mastro Trabuco:
ANDREA GIOVANNINI
Un alcade:
DANIELE CUSARI
Un chirurgo:
GIANLUCA MONTI
Maestro concertatore e direttore
JADER BIGNAMINI
Regia, scene, costumi, coreografia e luci
STEFANO PODA
Maestro del coro
SALVO SGRÒ
FILARMONICA ARTURO TOSCANINI
CORO DEL TEATRO REGIO DI PARMA
Allestimento del Teatro Regio di Parma
Non è occorso aspettare la fine dell’opera per capire le reazioni del pubblico del Regio di fronte alla terza recita della Forza del destino: gli applausi e le acclamazioni per gli interpreti hanno frequentemente intramezzato l’esecuzione orchestrale e canora per poi esplodere in un unico grande tributo finale che ha sancito il successo dei cantanti, dell’orchestra e della regia.
Come non iniziare dal giovane maestro Jader Bignamini, eccellente direttore di un’orchestra, in piena forma. L’esecuzione è stata brillante, perfetta. La sensibilità del maestro ha fatto sì che tutta la potenza e la grandiosità della partitura della Forza arrivasse intatta, al riparo da fantasiose interpretazioni, al pubblico del teatro.
Il cast degli interpreti non ha deluso le aspettative. La soprano argentina Virginia Tola, nei panni della tormentata eroina dell’opera Leonora, ha convinto grazie alla sua voce potente ma allo stesso tempo misurata, che ha toccato picchi di perfezione in occasione della sublime preghiera “La vergine degli angeli” – accompagnata dal meraviglioso coro maschile- e della melodia finale “Pace, pace, mio Dio!”.
Un successo meritato che va ad annullare gli isolati dissensi che, per altro, non hanno risparmiato neanche la bravissima Chiara Amarù, ovvero Preziosilla. La mezzosoprano formatasi e cresciuta al Teatro Massimo di Palermo, si è calata perfettamente nel ruolo della giovane zingara carismatica ed intrigante. Voce versatile ed evocativa che, pur facendo di Rossini il suo cavallo di battaglia, riesce a reggere e personalizzare alla perfezione questo complesso personaggio femminile verdiano.
La lista dei promossi si allarga anche ai personaggi maschili; potente anche se non sempre pulita e controllata la voce di Roberto Aronica che, nel complesso, è un buon Don Alvaro. Piace per l’intonazione e la presenza scenica Luca Salsi nel ruolo di Don Carlo, eccelso nell’aria “Son Pereda son ricco d’onore” e nella scena del duello con Don Alvaro.
Cupo, adirato ed autoritario, come richiede il ruolo, Simon Lim, il marchese di Calatrava.
Chi incanta, oltre a strappare applausi, è il Padre guardiano di Michele Pertusi solenne, profondo ed autorevole: una voce che è una garanzia.
Buona la prova di Roberto de Candia, ovvero Fra Melitone.
Vincente la ripresa dell’allestimento di Stefano Poda che, con coreografie essenziali ma altamente evocative, ha tinto di nero il palcoscenico del Regio rendendo tangibile quel destino maledetto che domina l’opera e i suoi personaggi.
Una Forza del destino che non sarà dimenticata facilmente; una produzione e un cast che fanno onore al genio verdiano, al Teatro Regio e alla città di Parma che, nonostante le difficoltà dell’alluvione, non ha interrotto l’attività del festival.
Bravi Tutti!
G.G.