Carmen Opéra Comique in 4 atti - Musica di Georges Bizet - Libretto di Henri Meilhac e Ludovic Halévy dalla novella ominima di Prosper Mérimée
Direttore: Julian Kovatchev - Regia e scene Franco Zeffirelli - Costumi Anna Anni - Coreografia El Camborio ripresa da Lucia Real.
Carmen: Ildiko Komlosi - Micaela: Natalia Roman - Frasquita: Francesca Micarelli - Mercedes: Cristina Melis - Don José: Carlo Ventre - Escamillo: Dalibor Jenis - Dancairo: Nicolò Ceriani - Remendado: Carlo Bosi - Zuniga: Seung Pil Choi - Morales: Federico Longhi - Primi ballerini: Teresa Strisciulli, Antonio Russo, Manuel Barzon
Orchestra, Coro, Corpo di ballo e tecnici dell'Arena di Verona
Coro di voci bianche: A.Li.Ve. diretto da Paolo Facincani
Maestro del coro: Armando Tasso - Direttore del corpo di ballo: Renato Zanella - Direttore allestimenti scenici: Giuseppe de Filippi Venezia
La più conosciuta ed amata opera lirica francese, che festeggia proprio quest'anno i 100 anni in Arena, va in scena per l'ultima volta durante questo 101° Festival Areniano la sera del 3 settembre 2014.
Il pubblico non è quello delle grandi occasioni - si possono notare facilmente spazi vuoti tanto in platea quanto nelle gradinate- ma l'atmosfera è calda e piena di aspettative, come si conviene per qualsiasi opera rappresentata in Arena.
Puntuale alle 20:45, dopo l'accensione delle tradizionali candeline in gradinata, guadagna il podio dell'anfiteatro il maestro bulgaro Julian Kovatchev, sublime ed impeccabile nella direzione; Kovatchev riesce a tirare fuori il meglio dalla sua orchestra che regala momenti di musica indimenticabili al pubblico presente. L'abilità del maestro non è soltanto a livello di armonia ed esecuzione della partitura, ma anche nella capacità di esaltare e tenere unita un'orchestra messa a dura prova dalle continue interruzioni di un pubblico maleducato che soffoca con i suoi applausi inutili, perché eccessivi, sia l'ultima parte dell'ouverture che tutti i finali degli atti.
Passando al cast degli interpreti bisogna registrare, purtroppo, alcune delusioni ed una sola stella: Natalia Roman nel ruolo di Micaela.
La soprano moldava, doppiamente impegnata in questo Festival Areniano (interpreta Oscar in Un ballo in maschera di Giuseppe Verdi e Micaela in Carmen), è la vera protagonista della serata; incanta il pubblico con la sua voce intonata ed armoniosa. Per lei clamorosi applausi a scena aperta alla fine del duetto con Don José nel primo atto e standing ovation finale con tanto di lancio di fiori dalla platea. Trionfo assoluto e decisamente meritato.
Una Carmen decisamente in ombra e sottotono è interpretata dalla non pienamente convincente mezzosoprano ungherese Ildiko Komlosi (che ha anche interpretato Amneris nell'Aida di Verdi). La Komlosi delude nell'aria più conosciuta dell'opera "L'amour est un oiseau rebelle", si riscatta nella seguedille "Près des remparts de Séville offrendo poi, per il resto della recita, una prestazione piatta e monotona. Una Carmen per niente beffarda e seducente, di certo lontanissima dalla femme fatale che tutti si aspettavano. Alla fine ci saranno applausi anche per lei, fin troppo generosi.
Delude anche il brigadiere Don José sedotto, deriso e poi abbandonato da Carmen, interpretato dal tenore uruguayano Carlo Ventre. Acuti generosi ma anche tante parti in ombra e qualche errore di intonazione.
Il torero Escamillo, ovvero il baritono Dalibor Jenis, incanta nel couplet del secondo atto "Votre toast je peux vous le rendre", prosegue bene per poi godersi, nel finale, le meritate acclamazioni del pubblico.
Interessanti le prestazioni di Francesca Micarelli (Frasquita) e Cristina Melis (Mercedes), abili e divertenti nel quintetto "Nous avons en tête une affaire". Altrettanto bravi Carlo Bosi e Nicolò Ceriani, nei panni dei due contrabbandieri Remendado e Dancairo.
Eccellente Federico Longhi nel ruolo di Morales; nella norma lo Zuniga di Seung Pil Choi.
Regalano un momento di allegria e spensieratezza i bambini del coro dei monelli (coro delle voci bianche A.Li.Ve.), che riescono a strappare sorrisi ed applausi a tutta l'Arena.
Pur riprese nella loro versione ridotta del 2009, stupiscono ancora per realismo e bellezza le scenografie del M° Franco Zeffirelli. L'atmosfera sivigliana fatta di piazze affollate, colori vivaci e paesaggi aridi e desolati è garantita, anche grazie ai mirabili costumi di Anna Anni e alle coreografie tipicamente gitane di El Camborio riprese da Lucia Real.
L'ultima Carmen del 101° festival scaligero è una Carmen sublime dal punto di vista dell'esecuzione orchestrale ma che lascia molti dubbi, seppur con le debite eccezioni, sul cast degli interpreti.
Luci ed ombre accompagnano questa rappresentazione della meravigliosa opera di Bizet... Toréador en garde!
Si ringrazia per le foto l'autore dismappa verona https://www.flickr.com/photos/86104252@N06/
http://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/4.0/legalcode
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Direttore: Julian Kovatchev - Regia e scene Franco Zeffirelli - Costumi Anna Anni - Coreografia El Camborio ripresa da Lucia Real.
Carmen: Ildiko Komlosi - Micaela: Natalia Roman - Frasquita: Francesca Micarelli - Mercedes: Cristina Melis - Don José: Carlo Ventre - Escamillo: Dalibor Jenis - Dancairo: Nicolò Ceriani - Remendado: Carlo Bosi - Zuniga: Seung Pil Choi - Morales: Federico Longhi - Primi ballerini: Teresa Strisciulli, Antonio Russo, Manuel Barzon
Orchestra, Coro, Corpo di ballo e tecnici dell'Arena di Verona
Coro di voci bianche: A.Li.Ve. diretto da Paolo Facincani
Maestro del coro: Armando Tasso - Direttore del corpo di ballo: Renato Zanella - Direttore allestimenti scenici: Giuseppe de Filippi Venezia
La più conosciuta ed amata opera lirica francese, che festeggia proprio quest'anno i 100 anni in Arena, va in scena per l'ultima volta durante questo 101° Festival Areniano la sera del 3 settembre 2014.
Il pubblico non è quello delle grandi occasioni - si possono notare facilmente spazi vuoti tanto in platea quanto nelle gradinate- ma l'atmosfera è calda e piena di aspettative, come si conviene per qualsiasi opera rappresentata in Arena.
Puntuale alle 20:45, dopo l'accensione delle tradizionali candeline in gradinata, guadagna il podio dell'anfiteatro il maestro bulgaro Julian Kovatchev, sublime ed impeccabile nella direzione; Kovatchev riesce a tirare fuori il meglio dalla sua orchestra che regala momenti di musica indimenticabili al pubblico presente. L'abilità del maestro non è soltanto a livello di armonia ed esecuzione della partitura, ma anche nella capacità di esaltare e tenere unita un'orchestra messa a dura prova dalle continue interruzioni di un pubblico maleducato che soffoca con i suoi applausi inutili, perché eccessivi, sia l'ultima parte dell'ouverture che tutti i finali degli atti.
Passando al cast degli interpreti bisogna registrare, purtroppo, alcune delusioni ed una sola stella: Natalia Roman nel ruolo di Micaela.
La soprano moldava, doppiamente impegnata in questo Festival Areniano (interpreta Oscar in Un ballo in maschera di Giuseppe Verdi e Micaela in Carmen), è la vera protagonista della serata; incanta il pubblico con la sua voce intonata ed armoniosa. Per lei clamorosi applausi a scena aperta alla fine del duetto con Don José nel primo atto e standing ovation finale con tanto di lancio di fiori dalla platea. Trionfo assoluto e decisamente meritato.
Una Carmen decisamente in ombra e sottotono è interpretata dalla non pienamente convincente mezzosoprano ungherese Ildiko Komlosi (che ha anche interpretato Amneris nell'Aida di Verdi). La Komlosi delude nell'aria più conosciuta dell'opera "L'amour est un oiseau rebelle", si riscatta nella seguedille "Près des remparts de Séville offrendo poi, per il resto della recita, una prestazione piatta e monotona. Una Carmen per niente beffarda e seducente, di certo lontanissima dalla femme fatale che tutti si aspettavano. Alla fine ci saranno applausi anche per lei, fin troppo generosi.
Delude anche il brigadiere Don José sedotto, deriso e poi abbandonato da Carmen, interpretato dal tenore uruguayano Carlo Ventre. Acuti generosi ma anche tante parti in ombra e qualche errore di intonazione.
Il torero Escamillo, ovvero il baritono Dalibor Jenis, incanta nel couplet del secondo atto "Votre toast je peux vous le rendre", prosegue bene per poi godersi, nel finale, le meritate acclamazioni del pubblico.
Interessanti le prestazioni di Francesca Micarelli (Frasquita) e Cristina Melis (Mercedes), abili e divertenti nel quintetto "Nous avons en tête une affaire". Altrettanto bravi Carlo Bosi e Nicolò Ceriani, nei panni dei due contrabbandieri Remendado e Dancairo.
Eccellente Federico Longhi nel ruolo di Morales; nella norma lo Zuniga di Seung Pil Choi.
Regalano un momento di allegria e spensieratezza i bambini del coro dei monelli (coro delle voci bianche A.Li.Ve.), che riescono a strappare sorrisi ed applausi a tutta l'Arena.
Pur riprese nella loro versione ridotta del 2009, stupiscono ancora per realismo e bellezza le scenografie del M° Franco Zeffirelli. L'atmosfera sivigliana fatta di piazze affollate, colori vivaci e paesaggi aridi e desolati è garantita, anche grazie ai mirabili costumi di Anna Anni e alle coreografie tipicamente gitane di El Camborio riprese da Lucia Real.
L'ultima Carmen del 101° festival scaligero è una Carmen sublime dal punto di vista dell'esecuzione orchestrale ma che lascia molti dubbi, seppur con le debite eccezioni, sul cast degli interpreti.
Luci ed ombre accompagnano questa rappresentazione della meravigliosa opera di Bizet... Toréador en garde!
Si ringrazia per le foto l'autore dismappa verona https://www.flickr.com/photos/86104252@N06/
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